Danilo Aprigliano

Autore, docente e specialista nel campo delle digital humanities, con competenze nella realizzazione di podcast, pubblicazioni e esposizioni digitali. Dottore di ricerca in Filologia romanza e titolare di un master in Public history.
Se dovessi cominciare la rassegna di questo mese – la prima dopo l’estate – con un emoticon, non avrei dubbi: 😱. E no, non voglio esprimere un urlo di lotta interiore, angoscia esistenziale o sensazione di alienazione. Né offrire una rappresentazione visiva, potente e tormentata, dell’ansia esistenziale umana, a un tempo personale e collettiva, come farebbe un banale Edvard Much. No, questo è un urlo di semplice sorpresa: veramente qualcuno ...
Se dovessi cominciare la rassegna di questo mese – la prima dopo l’estate – con un emoticon, non avrei dubbi: 😱. E no, non voglio esprimere un urlo di lotta interiore, angoscia esistenziale o sensazione di alienazione. Né offrire una rappresentazione visiva, potente e tormentata, dell’ansia esistenziale umana, a un tempo personale e collettiva, come farebbe un banale Edvard Much. No, questo è un urlo di semplice sorpresa: veramente qualcuno ...
Il caldo, a quanto pare, fa diventare tutti più aggressivi. Se questo fenomeno, osservato in vari studi (Global Warming and Violent Behavior), porta a pensare subito all’estate appena iniziata, qualcuno, più lungimirante, inizia a temere che il cambiamento climatico possa condurre a un aumento della criminalità (Climate change can fuel aggression and violence). Di certo la nostra rassegna di luglio un po’ più aggressiva lo sarà. Ma non è colpa ...

Terrori politici latino-americani e ossessioni illiberali accendono il dibattito culturale internazionale di questo mese, mentre Zadie Smith e Salman Rushdie annunciano i loro nuovi romanzi. Tra verità e illusione, narrazioni compulsive e appropriazioni culturali, il filo delle nostre letture segue un percorso che, lasciando volutamente da parte il mantra sull’intelligenza artificiale, offre uno sguardo sulle nuove tendenze letterarie globali. Let’s go.

Quando pensiamo all’America Latina, ci vengono in mente Astor Piazzolla ...

C’è un’esperienza poco discussa e molto stigmatizzata che tocca quasi ogni carriera di scrittore: il libro fallito. Andrea Bajani, premiato romanziere e poeta italiano, esplora questo tema su The Believer in un corposo saggio dal titolo The Curse of Kafka. Bajani discute, in particolare, il suo rapporto con la scrittura, paragonandola a un’estensione della sua stessa esistenza. Riflette anche sulla vita finale di Kafka, che, incapace di parlare a causa ...
L’intelligenza artificiale sta rendendo, negli ultimi mesi, il dibattito italiano e quello internazionale non particolarmente dissimili. Certo, si nota una certa differenza di consapevolezza, di interessi e di atteggiamenti; però le preoccupazioni sono assimilabili. Anche quelle verso una certa modalità che sa di censura nei confronti dei classici della letteratura per l’infanzia e dei gialli viaggiano, sia da noi che altrove, più o meno sulla stessa frequenza d’onda. Ma l’attenzione verso ...
Lo ammetto: la scelta di articoli dal mondo, questo mese, è stata piuttosto sofferta; il materiale tra cui scegliere era tantissimo e io sono un accumulatore seriale. Perciò, sotto tiranniche minacce redazionali, ho dovuto scartare molti testi interessanti. C’est la vie. Cominciamo. Roald Dahl  Superfluo riportare che è stato uno degli argomenti internazionalmente più discussi del mese, se non il più discusso. La polemica è partita con la notizia che i libri ...
Intelligenza artificiale, maschi pedofili, città e donne razzializzate, senzatetto, Claudia Cardinale, Greg Tate. E anche riviste culturali immaginarie, e il futuro di internet, e non solo.
Il 13 gennaio scorso, tre artiste, illustratrici e fumettiste statunitensi, Sarah Andersen, Kelly McKernan e Karla Ortiz, hanno avviato un’azione legale collettiva contro tre società di intelligenza artificiale, accusate di violazione del copyright. L’azione si è rivolta in particolare contro Stability AI, Deviantart e ...
I fondamenti della mitologia fascista rivissuti nei ricordi e nei commenti a caldo di tre dei più grandi intellettuali e scrittori antifascisti d’Italia. D’altronde, «o Roma o morte!» aveva già detto Giuseppe Garibaldi a Marsala esattamente sessant’anni prima, il 19 luglio 1862, in occasione di un discorso tenuto durante il raduno delle camicie rosse. E Mussolini l’aveva riproposto alle sue di camicie, quelle nere, dopo il rifiuto a partecipare a un ...